Serata di ricordi “Sulla rotta di Colombo" per il nostro Presidente Nando Gambini e sala gremita al Centro Pastorale della diocesi di Santa Rufina lo scorso venerdì 21 ottobre.

 L’evento e’ stato organizzato congiuntamente dall’organizzazione “psiColibrì “ e dal Club Arrow per ricordare l’impresa “oceanica” di Gambini che, esattamente cinque secoli dopo Cristoforo Colombo, ha effettuato nel 1992 la traversata dell’oceano Atlantico, seguendo piu’ o meno fedelmente la rotta del primo viaggio del grande navigatore genovese.

 Per quanto casuale, la scelta della diocesi di Santa Rufina si e’ rivelata “in tema", poiche’ legata indissolubilmente, per decreto papale del XII secolo, alla diocesi di Porto, sulle rive del Tevere e corrispondente al territorio dell’odierna Fiumicino, da dove ha avuto inizio l’impresa.

 Gambini, uomo di terra (costruzioni) e di cielo (Skyarrow), si e’ rivelato anche provetto marinaio, in compagnia di tre altri compagni d’avventura, a bordo della “Chin Clo”, imbarcazione finlandese (Nauticat 44) di circa 13 metri che li ha portati sino ad Antigua, sfruttando esclusivamente la forza degli Alisei.

 Dopo una prefazione sull’importanza dell’impresa di Colombo che per primo ebbe l’intuizione di "Buscar el levante por el poniente", come ha ricordato Nando, e inframezzato dalle immagini della traversata, il suo racconto e’ stato avvincente, soprattutto quando ha ricordato gli incontri ravvicinati con alcuni cetacei che hanno seguito la barca per diverse miglia, senza peraltro causare inconvenienti alla navigazione, mentre momenti piu’ drammatici si sono avuti per la rottura di un tangone, con il rischio concreto che qualcuno finisse in acqua nel tentativo di recupero.

 Ilarita’ ha invece suscitato la narrazione di alcuni aneddoti, legati a scarsa lungimiranza negli acquisti di alimenti, come caschi di banane, maturate ahimé troppo rapidamente e quindi ingurgitate in fretta e furia agli inizi della traversata. Oppure il calcolo in difetto dell’acqua a bordo, con bevute del liquido delle pesche sciroppate negli ultimi giorni di navigazione.

 Particolarmente suggestive alcune diapositive sull’avvicinamento a terra, con la gioia dell’equipaggio per i primi avvistamenti, non molto dissimile da quella che aveva provato 500 anni prima la “ciurma” di Cristoforo Colombo all’udire il fatidico grido “terra, terra”.

  Un’esperienza di viaggio sicuramente gradita dal pubblico e che, per una volta, ha radunato appassionati marinai e aviatori, accomunati dall’interesse di esplorare nuovi confini e di guardare dentro se stessi trovando sempre nuovi stimoli, come disse l’Ulisse dantesco: “Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza”.

(impressioni della serata a cura del Socio Pilota Enzo Merlina)

Disponibile la fotogallery e, qui sotto, il pieghevole d'invito e le slides proiettate durante la serata.

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